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Arianna Zini

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Disturbi di personalità

I disturbi di personalità rappresentano una categoria molto ampia di disturbi pervasivi, inflessibili, relativamente stabili nel tempo, che tendono a comparire in tarda adolescenza o in età adulta.

L'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) definisce la personalità come "una modalità strutturata di pensiero, sentimento, comportamento che caratterizza il tipo di adattamento e lo stile di vita di un soggetto". La personalità è l'insieme di tratti e caratteristiche che determinano il modo in cui un individuo pensa, sente, si comporta in diverse situazioni e contesti. Si tratta di una combinazione di emozioni, motivazioni, attitudini, credenze, valori, abitudini, schemi di pensiero, stili relazionali, ecc., che definisce l'unicità della persona. Si parla di disturbi di personalità quando i tratti di personalità diventano talmente pronunciati, rigidi e disadattativi da compromettere il funzionamento lavorativo e/o interpersonale e provocare un disagio clinicamente significativo sia nell'individuo sia nelle persone a lui vicine.

Le linee guida internazionali identificano come trattamento elettivo per i disturbi di personalità un percorso psicoterapeutico a cui può essere associata una terapia farmacologica. Per trattare i disturbi di personalità, utilizzo sia la Terapia Cognitivo Comportamentale sia la Schema Therapy, in quanto forniscono alla persona degli strumenti di autoregolazione e prevedono un intervento cognitivo. Queste forme di terapia sono state riconosciute come efficaci ed indicate per il trattamento dei disturbi di personalità.

Categorie

Le persone con questo disturbo pensano che gli altri li vogliano sfruttare, danneggiare o ingannare. Dubitano, senza giustificazione, della lealtà o affidabilità di familiari, amici o colleghi, di cui esaminano minuziosamente ogni azione per rilevare intenzioni ostili. Faticano ad entrare in intimità con gli altri per l'elevata sospettosità che li porta anche a sperimentare una gelosia patologica. Sono persone che portano costantemente rancore e sono incapaci di dimenticare insulti o offese.

È un disturbo caratterizzato dal distacco dalle relazioni sociali e da una gamma ristretta di espressioni emotive in situazioni interpersonali. Le persone con questo disturbo sembrano non desiderare e non trarre soddisfazione dalla vicinanza con gli altri. Sono persone che appaiono socialmente isolate o solitarie e tendono a preferire attività individuali che non implicano l'interazione sociale. Appaiono come persone fredde e distaccate.

Le persone con questo disturbo presentano una marcata compromissione della capacità di stabilire relazioni sociali ed affettive. Sono individui superstiziosi o preoccupati da fenomeni paranormali, spesso sospettosi e tendono ad interagire con gli altri in modo inappropriato, rigido o limitato. Questo disturbo è caratterizzato da una certa eccentricità nel comportamento e da distorsioni cognitive e percettive che sono associate ad un'immagine di sé distorta.

Le persone con questo disturbo non riescono a conformarsi alle norme sociali: sono persone che violano i diritti, i sentimenti o i desideri degli altri. Sono frequentemente disonesti e manipolativi in virtù dei propri interessi. Possono mentire frequentemente e seguono molto l'impulso. Sono persone che tendono ad essere irritabili ed aggressive, spesso estremamente irresponsabili e mostrano scarso rimorso per le conseguenze delle proprie azioni. Adorano correre il rischio.

Questo disturbo è caratterizzato da instabilità nelle relazioni interpersonali tanto che la persona può rapidamente passare dall'idealizzare l'altro allo svalutarlo. Sono persone che temono moltissimo l'abbandono, faticano a tollerare i cambiamenti ed hanno una marcata impulsività che li porta a mettere in atto ricorrenti gesti o minacce suicidarie. Sono persone molto confuse rispetto all'immagine di sé e spesso manifestano rabbia inappropriata o intensa difficoltà a regolare la rabbia.

È un disturbo caratterizzato da emotività eccessiva e da continua ricerca di attenzioni. Le persone con questo disturbo si sentono a disagio in situazioni in cui non possono essere al centro dell'attenzione. Spesso interagiscono con gli altri mediante comportamenti inappropriati, sessualmente seduttivi o provocanti. Sono persone che utilizzano un eloquio eccessivamente impressionistico e privo di dettagli. Considerano le relazioni più intime di quanto non siano realmente.

Le persone con questo disturbo hanno un senso grandioso di importanza, sovrastimano le proprie capacità, sono spesso assorbite da fantasie di successo, potere, fascino illimitati. Hanno un'autostima fragile, che cercano di regolare ricercando l'attenzione e l'approvazione degli altri: richiedono eccessiva ammirazione e si aspettano grande dedizione ma mancano di empatia e hanno difficoltà a riconoscere i desideri e i sentimenti degli altri.

È un disturbo caratterizzato da inibizione sociale, sentimenti di inadeguatezza e ipersensibilità al rifiuto. Le persone con questo disturbo sono timide, quiete, inibite e “invisibili”. Sono persone che ritengono di essere socialmente inette, personalmente non attraenti o inferiori agli altri, si sentono inadeguate, hanno una bassa autostima e ritengono che gli altri siano critici e disapprovanti, motivo per cui evitano situazioni interpersonali.

Le persone con questo disturbo si sentono a disagio o indifese quando sono sole in quanto si percepiscono come incapaci di funzionare adeguatamente senza l'altro. Questo le porta a ricercare continuamente l'accudimento degli altri anche con comportamenti di sottomissione. Mancano di sicurezza in sé, tendono a sminuire le proprie capacità, faticano nel prendere decisioni e difficoltà ad esprimere il disaccordo, in quanto temono di perdere il supporto o l'approvazione degli altri.

Le persone con questo disturbo sono eccessivamente preoccupate per i dettagli, le regole, le liste, l'ordine, l'organizzazione o i programmi; mostrano un perfezionismo che non gli consente di portare a termine i propri compiti o di delegare agli altri e una dedizione eccessiva al lavoro e alla produttività, fino all'esclusione delle attività di svago e delle amicizie. Sono persone eccessivamente coscienziose, scrupolose, intransigenti in tema di moralità, etica o valore.